Non chiedere cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese.
John Fitzgerald Kennedy
Avanti a un rinfrescante aperitivo è stato piacevole discorrere con Antonio Iuliani circa i progetti in divenire della nuova Pro Loco di Guardia Sanframondi. Lo ha fatto con l’entusiasmo di chi ci ha creduto sin da subito, da quel 2019 in cui l’Associazione della Pro Loco nacque per dare completamento al panorama associativo esistente nella comunità guardiese. Lo scorso 25 luglio, in piazza Castello, quella che lo stesso Iuliani definisce l’Agorà cittadina, il fulcro del paese, dei suoi interessi e della vita sociale, si è tenuta la presentazione ufficiale della Pro Loco, istituitasi lo scorso aprile, dopo anni di progetti e di duro lavoro. Si è trattato di una presentazione volta a rendere partecipi i cittadini della nascita di un ente associativo dalla estrema importanza, a carattere istituzionale, di rilievo anche nazionale. Un evento che è stato messo in piedi riallacciandosi alla vecchia Pro Loco, fondata nel 1975, quando tredici cittadini guardiesi sottoscrissero davanti a un notaio, l’associazione, all’epoca presieduta da Pasquale Foschini, svolgendo innumerevoli attività. “Ci tenevamo molto a rendere un omaggio ai vecchi fondatori della Pro Loco – esordisce Iuliani – con una tessera onoraria, rilasciata a loro stessi e, per chi purtroppo non è più in vita, alle loro famiglie”. Si parla di quella Pro Loco che diede vita al periodico di storia della cultura guardiese, Il Tratturo, su cui prendevano forma trattati di lingua e cultura della comunità dei Sanframondo, termini dialettali, modi di rendere giustizia alle proprie radici culturali e alle proprie tradizioni. Il Tratturo, inoltre, come ricordato dal prof. Silvio Falato, sensibilizzava gli amministratori, cittadini e l’opinione pubblica sulla necessità di adottare una metodologia seria e precisa nell’aggiornamento della toponomastica. Fu proprio alla Pro Loco, infatti, che l’Amministrazione comunale decise di affidare l’aggiornamento della Onomastica Stradale. Da quella decisone il resto è storia, con la scelta di intitolazione di strade e vicoli che vanno a richiamare la cultura del passato guardiese.
Una tessera onoraria è stata resa anche all’architetto Di Virgilio che a suo tempo partecipò a un concorso sui Riti Settennali, indetto dal Comune, sul quale era presente una serigrafia del Castello, che l’attuale Pro Loco ha scelto come logo. “Un’altra tessera onoraria – prosegue Iuliani – è stata omaggiata alla cooperativa agricola ‘La Guardiense’, azienda traino per la crescita sociale, politica e culturale della nostra comunità, quella fondata, sessant’anni fa, da trentatré contadini con un coraggio enorme. Nostro intento era creare un allaccio con quello che è stato il passato per andare verso il futuro”. La serata inaugurale ha visto, inoltre, le performance del gruppo musicale New Old Garage e del Nuovo Laboratorio Teatrale, dopo la benedizione del parroco della nuova sede. È intervenuto, altresì, il presidente provinciale dell’Unpli, Renzo Mazzeo, alla presenza del Sindaco, Raffaele Di Lonardo, e dell’assessore ai rapporti con le associazioni, Elda Chiara Del Vecchio. La nuova Pro Loco di Guardia Sanframondi conta ben 82 iscritti, con una presenza di circa 25 donne. Il Consiglio Direttivo è formato da 7 membri: il Vice Presidente Maria Colangelo, Angela Foschini con l’incarico di Segretario, Nicola Ciarleglio come Tesoriere. Inoltre, presiedono in qualità di consiglieri Silvio di Santo, Amedeo Di Virgilio, Rossella Plenzich.
Sinergia è la parola d’ordine di Iuliani: creare cooperazione, collaborazione con tutte le altre associazioni, a livello cittadino, ma anche con le altre Pro Loco della Valle Telesina, per poter lavorare al meglio per la valorizzazione territoriale. Una sinergia per creare rete fra i vari territori della Valle, ognuno dei quali ha le sue particolarità, caratteristiche e potenzialità.
“Va sempre più di moda il turismo lento – prosegue il Presidente – ed è necessario mettere in condizione il turista di poter scegliere di visitare più paesi, diverse realtà nello stesso tempo, di fare esperienze diversificate tra loro. L’idea è quella di dare opportunità di spaziare, visitare più borghi, più bellezze, mettere in risalto le varie caratteristiche dei singoli paesi che ci circondano. È un sistema che funziona in tanti altri posti turisticamente importanti, è un intervento che richiede energie enormi, ma con l’impegno si può fare. Si tratta, però, di un percorso difficile da intraprendere da soli, per questo motivo è necessario essere coesi, e il mio intento è lavorare proprio su questo aspetto sinergico”.
Una cooperazione atta a contribuire a valorizzare ciò che il nostro territorio e la nostra storia chiedono che venga salvaguardato. “La tutela delle risorse naturali, artistiche, monumentali, ambientali, turistiche e culturali del luogo – aggiunge ancora Iuliani – ma anche la promozione, il coordinamento e la realizzazione di iniziative atte a sensibilizzare la popolazione residente nei confronti del fenomeno sociale, culturale, ambientale e turistico.
È necessario promuovere attività di utilità sociale e di solidarietà sia verso gli associati che verso terzi, finalizzate alla conoscenza e agli scambi culturali, nonché il miglioramento e lo sviluppo delle attrezzature ricettive per facilitare il movimento turistico e rendere piacevole il soggiorno dei visitatori.
Bisogna contribuire a organizzare turisticamente il paese, studiandone il miglioramento edilizio e stradale, promuovendo e/o sollecitando l’abbellimento delle piazze, strade, giardini, prestando attenzione agli spazi ricreativi e al verde”.
Non solo: Iuliani immagina di lavorare anche per rendere più agevole il percorso a livello di ottenimento dei finanziamenti. “Il periodo pandemico che stiamo vivendo è davvero difficile, e ci sta mettendo a dura prova, specialmente a livello economico. Credo sia necessario trovare un sistema per snellire la burocrazia e per questo intendiamo confrontarci con gli enti preposti. Già l’onorevole Casucci ha apertamente dichiarato di battere su questa strada. Da questo punto di vista le Pro Loco vanno sostenute”. Ancora, Iuliani, quando parla di cooperazione, immagina una calendarizzazione, una programmazione di eventi fra le Pro Loco di tutta la Valle, affinché le manifestazioni non si accavallino, e affinché si possa dare ai cittadini la possibilità di prendere parte agli eventi dei diversi paesi. “Tutto questo deve avvenire per la promozione del nostro territorio, ma lo si può fare in primis collaborando insieme alle istituzioni, da soli è difficile”.
Uno dei maggiori obiettivi della Pro Loco guardiese è quello di coinvolgere il più possibile un discreto numero di giovani, cercando di intuire come avvicinarli e come far capire loro che la valorizzazione del proprio territorio e delle locali tradizioni è estremamente importante. “Immaginiamo di coinvolgere le scuole, magari i ragazzi del triennio delle superiori. C’è una sentita esigenza di un cambio generazionale, il mondo cammina molto velocemente. Dobbiamo far capire ai nostri giovani quanto sia importante il senso della comunità, e far parte di un’associazione vuol dire essere parte attiva della comunità stessa”. È come la costruzione di un muro, pezzo dopo pezzo. Di un puzzle, tassello dopo tassello. Qui si stratta della crescita della propria comunità, da costruire tutti insieme, mano dopo mano.